Letterina

della

 Regina della Pace

 

 

Messaggio del 25 MAGGIO 2006:

 

“Cari figli,

            anche oggi vi invito a mettere in pratica e a vivere i Miei messaggi che vi do.

Decidetevi per la santità figlioli e pensate al Paradiso, solo così avrete la pace nei vostri cuori che nessuno potrà distruggere.

La pace è un dono che Dio vi da nella     preghiera.

Figlioli cercate e lavorate con tutte le forze affinché la pace vinca nei vostri cuori e nel mondo.

            Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

 

 

Padre Ljubo: Commento al  messaggio del 25 Maggio 2006

 

            Maria Regina della Pace nel Suo messaggio di aprile ci invitava ad avere più fiducia in Lei e nel Suo Figlio Gesù, diceva che possiamo sentire Dio e la Sua vicinanza nella preghiera promettendoci che è con noi e che intercede davanti a Dio per ognuno di noi.

            Madre Maria crede in noi, crede che possiamo fare quello che ci chiede e sempre ci ringrazia desiderando che rispondiamo ai Suoi inviti; in questo messaggio ci invita a mettere in pratica e a vivere i messaggi che ci da in tutti questi 25 anni delle Sue apparizioni.

            In tanti messaggi precedenti diceva che questi messaggi provengono dal cielo, da Dio per mezzo di Lei. I Suoi messaggi non sono nient’altro che il Vangelo, questi messaggi, queste parole semplici non sono vuote ma dietro di esse ci sta la persona che ha il Suo nome, il cuore e si chiama Beata Vergine Maria.

            Lei è stessa Madre in tutti i posti dove è apparsa come qui a Medjugorje.

            Nel messaggio del 25 agosto 1991 ci invitava “Cari figli, vi invito a qualche rinuncia per la durata di 9 giorni affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare secondo i segreti che ho iniziato Fatima”.

            Direi che Gesù ha affidato a noi e a tutta l’umanità la Sua Madre Maria che ci conduca a Lui unico Salvatore della nostra vita.

            La nostra patria è in Cielo da dove aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo ci dice San Paolo. Maria ci dice di pensare al Paradiso, al Cielo, ma oggi qui sulla terra dobbiamo deciderci per il Cielo, dopo la morte sarà già tardi.

            Tante volte Maria ci invitava alla santità dicendo “Ho deciso di portarvi sulla via della santità, come ho portato Gesù così desidero portare anche voi fino alla santità”. Santità è quello che Maria vuole per noi perché ci vuole bene.

            Anche Gesù non diceva “Siate buoni” ma “Siate perfetti” “Siate Santi”, essere buoni si può anche senza Gesù, bontà sono gli sforzi umani ma la santità proviene da Dio, è grazia che solo Dio dà a quelli che chiedono, pregano e desiderano; essere santi vuol dire sempre di più somigliare al Creatore, al Padre Celeste.

            In un altro messaggio Maria ci dice “Lo scopo delle mie apparizioni è che siate felici qui e che siate tutti con me in Cielo”. E’ sicuro che solo con Dio possiamo davvero essere felici.

Maria non viene a rubarci niente ma viene a donarci tutto, a donarci Dio perché è piena di Grazia, Lei sa molto bene che soltanto con Dio possiamo essere felici e vivere nella pace.

            Ci insegna il salmista dicendo “Manifesta al Signore la tua via, confida in Lui, compirà la Sua opera”. Questa è la via sulla quale possiamo trovare la vera pace che ci dona Gesù, Gesù che ci dice “Non affannatevi, guardate gli uccelli del cielo sa il Vostro Padre di cosa avete bisogno”.

            E’ sicuro che dobbiamo fare quello che possiamo, ma dobbiamo pieni di fiducia abbandonarci nelle mani di Dio.

Siamo testimoni del tempo nel quale sono poche persone, poche famiglie che hanno la pace, vivono la pace.

            Sono le diverse cose delle inquietudini e dei cuori che non amano e non sentono la pace;

una delle cause è che sono pochissimi i momenti nei quali nel silenzio cerchiamo Dio, siamo sempre in corsa e fretta presi dalle preoccupazioni come se Dio non esistesse nella nostra vita.

            Anche oggi Maria ci indica e ci invita che soltanto nella preghiera Dio dona la pace che nessuno può distruggere. Preghiamo e rispondiamo agli inviti di Maria, preghiamo perché possiamo prendere sul serio queste parole della Madre che ci condurranno a Dio unica vera fonte di pace.

 

 

Messaggio del 2 Maggio 2006 a Mirjana

“Cari figli,

vengo a voi come Madre, vengo con cuore aperto pieno di amore verso di voi miei figli.

Purificate i vostri cuori da tutto ciò che è di ostacolo per accogliermi e per conoscere l’amore di Mio figlio. Il Mio Cuore attraverso di voi vuole vincere, vuole trionfare!

Aprite i vostri cuori  Io vi condurrò a questo.

            Vi ringrazio.”

 

 

Il Papa Benedetto XVI

in occasione del primo anniversario della sua elezione a successore di Pietro

il 19 aprile 2006, così ha detto:

 

            (…) “Sento viva la consapevolezza di non dover portare da solo ciò che in realtà non potrei mai portare da solo”. Benedetto XVI in quest’occasione si è soffermato sulla catechesi del “Mistero Pasquale” - nucleo fondamentale e imprescindibile del messaggio   evangelico - che racchiude la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo, mistero che si rinnova in particolare ogni domenica “Piccola Pasqua” di ogni settimana.

            Ed è proprio “dall’incontro personale con Cristo risorto” che nasce la fede, ha spiegato il Papa, fede che diventa “slancio di coraggio e di libertà” consapevoli in ogni epoca, anche in questo  nostro tempo - come esorta S.Paolo - di dover cercare e pensare “le cose di lassù”, “non a quelle della terra”. Ma ciò non significa - ha sottolineato il Santo Padre - disinpegno: “Questo non vuol dire estraniarsi dagli impegni quotidiani, disinteressarsi delle realtà terrene”. “Significa piuttosto - ha proseguito il Papa - ravvivare ogni umana attività come un respiro soprannaturale”, per essere “gioiosi annunciatori e testimoni di Cristo risorto”.

            “Chi crede non è mai solo, non lo è nella vita e neanche nella morte”. E’ questo il profondo convincimento di Benedetto XVI     espresso già all’inizio del suo Pontificato. E’ la consapevolezza consolante di essere inseriti nella Chiesa, Corpo di Cristo. Il Papa invita tutti a “camminare nella grande compagnia della Chiesa”.

            Il 15 marzo scorso il Pontefice ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi incentrato proprio sul rapporto tra Cristo e la Chiesa: ha criticato l’interpretazione proposta dalla teologia liberale secondo la quale ogni uomo si rapporta in modo individualistico con Dio. Tutta la missione di Gesù ha invece una finalità comunitaria (…)

 

 

Da una lettera di Padre Jozo:

“25 anni con Maria”

 

Mai come ora, ho sentito un immenso bisogno di ringraziare il nostro Signore e la Regina della Pace per ciascuno di voi.

Sono trascorsi 25 anni dall’inizio delle apparizioni, 25 anni di crescita con la Madre, crescendo, come Gesù a Nazareth, in  grazia e sapienza davanti a Dio e agli uomini.

            Ognuno di voi è il fortunato che ha trovato il tesoro nascosto nel campo dei nostri tempi difficili, un tempo in cui la gente non sente il bisogno di stare davanti al Signore, un tempo in cui le nostre famiglie sono diventate “moderne”, non pregano insieme. Invece di stare col Signore,  preferiscono trascorrere il tempo dinanzi alla TV, ai suoi falsi profeti, ai falsi maestri e  amici. Tu sei il fortunato dinanzi al quale si è fermata la Regina della Pace e ti ha chiamato a fare qualcosa di nuovo, una cosa straordinaria. Tu sei fortunato perché, sentendoti scelto, hai ascoltato la Sua chiamata: “Io vi ho chiamati, Io vi ho scelti, ho bisogno di voi”.

            Visitando Elisabetta ad Ain Karim, la Santa Vergine ha portato una grande pace e benedizione. Tranne Elisabetta che era stata scelta, gli altri non hanno sentito questo. Così, non tutti hanno riconosciuto o accolto le apparizioni della Madonna a Medjugorie, ma solo quelli scelti; quelli che, pieni di gioia come Elisabetta, glorificano, magnificano e  rendono grazie, perché hanno riconosciuto: “La Madre del mio Signore è venuta a me” (Lc 1,43).

            Questa grande gioia è un nuovo inizio nella nostra vita, come è stato nella vita di Elisabetta. Le apparizioni e tutte le grazie che sono entrate nella nostra vita, nelle famiglie, nella Chiesa e nel mondo intero, mediante la Regina della Pace, hanno cambiato la vita di moltissimi. La Madonna si serve dei veggenti e li chiama a testimoniare a tutti, malgrado le prove e le tante difficoltà. Ella si serve di ogni pellegrino per trasmettere il messaggio nella vita di ciascuno e nella famiglia. In particolare, la Madre si serve di noi perché abbiamo risposto alla sua chiamata a vivere i messaggi e a dare frutto.

 

            È molto difficile trasferire Medjugorie dal livello della “informazione” alla vita pratica, perché i messaggi non sono “informazione” o un “evento” per articoli giornalistici; non sono merce per il mercato, ma un seme che cerca un cuore aperto ove poter essere seminato e vivere per produrre il centuplo.

            Per questo motivo, devo sempre chiedermi se il mio cuore e la mia anima sono  umili e aperti; se sono nutriti e preparati per la semina  come la terra.

            Senza frutto, siamo in grave errore come farisei, che si difendono con diverse attività: pellegrinaggi, digiuno, ascoltando programmi di preghiera, e cose simili.

La nostra famiglia della preghiera è molto di più. Uniti nella preghiera e negli atti d’amore, siamo uguali alla comunità che Gesù ha formato per rendere testimonianza di Lui al mondo intero.

            Per poter essere perseveranti e senza paura nel nostro apostolato, abbiamo bisogno dei doni dello Spirito Santo. Questi doni vengono dati alla Chiesa unita in preghiera con la Madre del nostro Signore. Perciò, questo Tempo sia il nostro tempo prezioso che trascorriamo nel digiuno, nella preghiera, nella rinuncia e nell’ascolto della Parola di Dio. Questo santo tempo di grazia sia utilizzato per coltivare i nostri cuori e le anime,  affinché possiamo ricevere i doni necessari e dare frutto.

            In questo tempo santo, siamo chiamati a rinnovare il fervore nell’onorare e  adorare il SS.Sacramento; siamo chiamati a pregare secondo le intenzioni della Madonna e del Santo Padre; siamo chiamati ad iniziare l’apostolato di vivere il Rosario insieme ed iniziare a trascorrere un’ora nella lettura della Bibbia, per poter risvegliare la fede e l’amore per la Parola di Dio.

            La Confessione e la S. Messa devono essere per noi sante! Devono diventare il nostro pilastro su cui appoggiare la crescita spirituale. Se guardiamo oggi le nazioni e le famiglie nel mondo intero, constateremo un crisi difficile. La Regina della Pace risponde ai nostri bisogni e ci indica la via più breve per il rinnovamento. Noi siamo scelti:  rispondiamo alla chiamata con fede e con amore.

            Ora più che mai, occorrono gruppi di preghiera che si impegnino a pregare per coloro che non pregano mai; sono indispensabili quelli che hanno il tempo per gli altri,  perché amano. Sono essenziali i Samaritani misericordiosi del nostro tempo, perché vi sono molti feriti. Devono esistere i segni sulla via, perché moltissimi si sono smarriti.

Miei cari fratelli e sorelle, come attendo la risurrezione del Signore, aspetto anche la nostra primavera e la nostra rinascita.

            La Madonna ha veramente molto bisogno di noi, e conta su di noi. Vi sono tantissimi che hanno diffuso errori e portano le tenebre, tantissimi nemici della famiglia e dei giovani. Vi sono moltissimi nemici dei sacerdoti e dei religiosi.Per questo, debbono esister coloro che si donano totalmente affinché nessuno si perda, come ha detto Gesù. Fate il massimo per crescere e progredire.

 

 

ALLA SCUOLA di MARIA

“… per chi è disposto a seguire Gesù senza riserve.”

 

            La Madonna tramite JELENA e MARJANA ha dato, per otto anni, consigli e messaggi a chi desidera essere da Lei guidato nella profondità dell’unione con Dio tramite la preghiera.

            Il 24 giugno 1983 sono stati annunciati gli impegni fondamentali richiesti per coloro che intendono far parte di questo cammino e che riportiamo nella seconda di copertina di questa “Letterina”. Ecco le principali direttive per una vita santa:

 

9 ottobre 1983:

Ciò che è più importante per poter pregare bene è avere un continuo desiderio di Dio e un gran desiderio di salvare le anime. Lasciatevi guidare da questi due desideri: l’anelito a Dio e la salvezza degli uomini. Allora pregherete volentieri e troverete facilmente il tempo per la preghiera.

 

11 ottobre 1983:

In tutte le situazioni rimanete nella pace. Ogni agitazione viene da satana.

 

15 ottobre 1983:

Non desidero più essere Colei che voi rifiutate continuamente dicendo: “Lasciamo stare per ora!. Non voglio più stare con voi sapendo che per voi è indifferente se sono con voi o meno. Dovete pregare e non dire: Non ha importanza se oggi non abbiamo pregato. Se voi perseverate nella preghiera e nel digiuno, otterrete tutto ciò per cui pregate”.

 

21 ottobre 1983:

Se pregate, una sorgente di vita scaturirà dal vostro cuore. Se pregate con fervore, se  pregate con fede, riceverete grandi grazie e il vostro gruppo si fortificherà.

 

25 ottobre 1983:

Con il digiuno e la preghiera potrete ottenere tutto ciò che chiedete.

 

27 ottobre 1983:

Pregate, pregate, pregate! Non otterrete nulla con le chiacchiere ma solo con la preghiera. Se qualcuno vi interroga su di Me e vi chiede spiegazioni su quello che vi dico, rispondete: “Non c’è bisogno di spiegazioni: solo pregando si può comprendere a fondo”.

 

28 ottobre 1983:

Vedo che siete tutti stanchi. Desidero prendervi tutti tra le mie braccia perché restiate con Me.

 

29 ottobre 1983:

Vi dono il Mio Cuore: accettatelo! Non voglio procurarvi dispiacere ma, vi dico, non  potrò restare sempre con voi. Tuttavia con il cuore sarò sempre con voi. Dovete pregare molto e non pensate che una giornata trascorsa senza la preghiera non sia una cosa grave. Dovete sforzarvi di pregare ogni giorno. La preghiera è l’unica via che porta alla pace. Se pregate e digiunate, tutto ciò che chiedete l’otterrete.

 

30 ottobre 1983:

Perché non vi abbandonate a Me? So che pregate a lungo, ma abbandonatevi  veramente e completamente a Me. Affidate a Gesù le vostre preoccupazioni.

Ascoltate ciò che Egli vi dice nel Vangelo: “Chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?” Pregate anche alla sera al termine della vostra giornata. Sedetevi nella vostra stanza e dite il vostro grazie a Gesù. Se alla sera guardate a lungo la televisione e leggete i giornali, la vostra testa si riempirà solo di notizie e di tante altre cose che vi tolgono la pace. Vi addormenterete distratti e al mattino vi sentirete  nervosi e non avrete voglia di pregare. E in questo modo non c’è più posto per Me e per Gesù nei vostri cuori. Se invece alla sera vi addormentate nella pace e pregando, al  mattino vi sveglierete col cuore rivolto a Gesù e potrete continuare a pregarLo nella  pace.

 

3 novembre 1983:

Pregate e digiunate! Non meravigliatevi se insisto nel dirvi così. Non ho altro da dirvi. Non solo dovete aumentare le vostre preghiere, ma cercare di sentire un anelito continuo verso Dio. La vostra stessa vita deve trasformarsi in preghiera! Dunque pregate quanto potete, come potete, dove potete, ma sempre di più.

Ognuno di voi potrebbe pregare anche quattro ore al giorno.

 

 

Nulla di nuovo sotto il sole: si pesca ancora una volta in “vecchi fondi di magazzino”

per “ spiegare” ai traballanti nella fede che Gesù non è vero Dio!

La verità sul Codice da Vinci

 

            Il famigerato libro Il Codice Da Vinci di Dan Brown ha avuto un successo editoriale travolgente: più di 30 milioni di copie vendute,un affare di centinaia di milioni di euro! Pur essendo un romanzo, un’opera di pura fantasia piena di innumerevoli errori, molti lettori (anche cristiani) lo hanno preso come oro colato e sono rimasti sconcertati, fino a mettere in dubbio (e addirittura abbandonare) la loro stessa fede cristiana!

È noto, purtroppo, che molti imparano la storia dai romanzi e dai film.

La capacità di registi o scrittori di condizionare i sentimenti e modificare le opinioni del pubblico è una triste realtà dei nostri tempi.

 

            La cosa però ha in questo caso un aspetto di particolare gravità, in quanto manipola la storia e offende la Chiesa Cattolica e tutti i Cristiani. Con lo scopo di accendere negli  animi odio contro il Cattolicesimo, si cerca di far passare per vere certe fantasie da novella, si tenta di convincere che ciò che è stato scritto osserva un rigore storico che invece non c’è, si calunniano persone ed istituzioni della Chiesa. Se le stesse falsità fossero state scritte contro altre religioni, non vi sarebbe stato un solo editore che avrebbe accettato di pubblicare il libro, ed alta sarebbe stata l’indignazione. Purtroppo nella società che ha le sue origini nel Cristianesimo e che conta gli anni a partire dalla data di nascita di Gesù Cristo, per paura di apparire troppo coerenti al proprio credo - come se il credere in ciò che uno crede possa essere inteso come un sopraffare chi ha un credo diverso- si preferisce tacere anziché ribellarsi, per non apparire troppo “ortodosso”. La libertà di scrivere ha dei limiti ben precisi nel non offendere gli altri con affermazioni scientificamente false, e nel rispetto della dignità di un popolo. In questo libro questi limiti sono stati superati.

 

            Josè Antonio Ullate, giornalista e scrittore spagnolo, ha scritto «La verdad sobre al Codigo da Vinci» (La verità sul Codice Da Vinci, pubblicato in Spagna dalle edizioni  LibrosLibres) ottenendo a sua volta un largo successo sul mercato spagnolo.In Italia uscirà a maggio 2006 per l’editore Sperling& Kaupfer.

 

            Ullate sostiene che la spinta a scrivere è nata dalla sua volontà di chiarire gli equivoci provocati dal bestseller e così instaurare un dialogo con i lettori di Dan Brown, soprattutto quelli cattolici che si sono lasciati sedurre dall’americano. “Mi ha colpito-dice- l’ingenuità dimostrata dagli innumerevoli lettori cristiani attratti dal libro, ritenuto un ritratto veritiero del primo Cristianesimo e della Chiesa Cattolica, un’operetta innocua.

            È solo un romanzo, sostengono gli ingenui, e via a raccomandare il libro ad amici e conoscenti. Ma proprio dall’ingenuità nasce il danno maggiore, perché un romanzo può far vacillare la fede in gente che si pone di fronte alla religione in modo superficiale.

Il lettore di oggi è meno critico rispetto ai lettori delle precedenti generazioni” …

La nostra patria è in Cielo da dove aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo ci dice San Paolo. Maria ci dice di pensare al Paradiso, al Cielo, ma oggi qui sulla terra dobbiamo deciderci per il Cielo, dopo la morte sarà già tardi. Tante volte Maria ci invitava alla santità dicendo “Ho deciso di portarvi sulla via della santità, come ho portato Gesù così desidero portare anche voi fino alla santità”. Santità è quello che Maria vuole per noi perché ci vuole bene.

           

            Anche Gesù non diceva “Siate buoni” ma “Siate perfetti” “Siate Santi”, essere buoni si può anche senza Gesù, bontà sono gli sforzi umani ma la santità proviene da Dio, è grazia che solo Dio dà a quelli che chiedono, pregano e desiderano;  essere santi vuol dire sempre di più somigliare al Creatore, al Padre Celeste.

           

            In un altro messaggio Maria ci dice “Lo scopo delle mie apparizioni è che siate felici qui e che siate tutti con me in Cielo”. E’ sicuro che solo con Dio  possiamo davvero essere felici. Maria non viene a rubarci niente ma viene a donarci tutto, a donarci Dio perché è piena di Grazia, Lei sa molto bene che soltanto con Dio possiamo essere felici e vivere nella pace.

           

            Ci insegna il salmista dicendo “Manifesta al Signore la tua via, confida in Lui, compirà la Sua opera”. Questa è la via sulla quale possiamo trovare la vera pace che ci dona Gesù, Gesù che ci dice “Non affannatevi, guardate gli uccelli del cielo sa il Vostro Padre di cosa avete bisogno”.

           

            E’ sicuro che dobbiamo fare quello che possiamo, ma dobbiamo pieni di  fiducia abbandonarci nelle mani di Dio. Siamo testimoni del tempo nel quale sono poche persone, poche famiglie che hanno la pace, vivono la pace.

            Sono le diverse cose delle inquietudini e dei cuori che non amano e non sentono la pace; una delle cause è che sono pochissimi i momenti nei quali nel silenzio cerchiamo Dio, siamo sempre in corsa e fretta presi dalle preoccupazioni come se Dio non esistesse nella nostra vita.

           

            Anche oggi Maria ci indica e ci invita che soltanto nella preghiera Dio dona la pace che nessuno può distruggere. Preghiamo e rispondiamo agli inviti di Maria, preghiamo perché possiamo prendere sul serio queste parole della Madre che ci condurranno a Dio unica vera fonte di pace.

 

 

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