2008

La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 DICEMBRE 2008

“Cari figli, correte, lavorate, raccogliete ma senza benedizione. Voi non pregate! Oggi vi invito a fermarvi davanti al presepe e a meditare su Gesù che anche oggi vi do, affinchè vi benedica e vi aiuti a comprendere che senza di Lui non avete futuro. Perciò, figlioli, abbandonate le vostre vite nelle mani di Gesù affinchè Lui vi guidi e vi protegga da ogni male. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 dicembre 2008

A Natale celebriamo la festa della nascita di Gesù. La Madonna il 25 dicembre scorso ci ha rivolto un messaggio che è, nel contempo, monito ed invito. Ci ha detto: “Cari figli! Correte, lavorate, raccogliete, ma senza benedizione. Tutte queste parole sono vere e ci toccano ancor più profondamente perché ci giungono dalla bocca della Vergine. Se ci guardiamo intorno, possiamo accorgerci di come i beni materiali ci preoccupino ed affannino. Lavoriamo tanto, ma senza benedizione, perché Dio non occupa il primo posto nella scala dei nostri interessi. Nei giorni antecedenti il Natale, abbiamo potuto notare come i grandi magazzini, i negozi ed i saloni da parrucchiere fossero più pieni e frequentati dei confessionali. Grande è l’attenzione che dedichiamo all’aspetto esteriore, mentre alla cura della nostra anima non dedichiamo l’attenzione che dovremmo. Se la salvezza della nostra anima e della nostra vita spirituale ci preoccupassero così come ci interessano le cose esteriori, sul nostro pianeta già da tempo sarebbe fiorito il paradiso terrestre.

Il messaggio della Madonna continua così: Voi non pregate! La maggioranza dei cattolici la mattina, prima di andare al lavoro, si limita a fare un segno di croce senza dedicare un po’ di tempo alla preghiera. La sera, stanchi delle fatiche quotidiane, c’addormentiamo già alla seconda “Ave Maria”, e così di giorno in giorno. E se il nostro corpo si stanca, la nostra anima è ancora più spossata. E allora ci chiediamo: perché non c’è benedizione nella mia vita? Perché Dio non mi sente? La verità è che siamo noi a non sentirlo. Ogni volta che viene a farci visita, noi non siamo a casa.

La Madonna c’invita a fermarci davanti al presepe e a meditare su Gesù che anche oggi ci dà, affinché ci benedica e ci aiuti a comprendere che senza di Lui non abbiamo futuro. Il Natale, il giorno della natività di Gesù, è la festa dell’eterno e sconfinato amore divino, che è entrato nella nostra storia prendendo le sembianze d’un innocente fanciullo. E mentre meditiamo e riflettiamo sulla nascita di Gesù, non dobbiamo dimenticare che non si tratta soltanto di una bella storia lontana che parla di un bambinello, di pastori, d’angeli e di re magi. È una festa che ci parla del continuo legame tra Dio e l’uomo. Non è un evento accaduto tanto tempo fa. È una realtà che dovrebbe accadere ogni giorno in noi. Dio si fa uomo ed ogni giorno diventa Dio con noi. Lo incontriamo nella santa messa, nei sacramenti, nella preghiera, nelle buone azioni. Gesù desidera nascere continuamente nel nostro cuore, nel cuore di ognuno dei suoi amati fratelli e sorelle. Gesù desidera nascere continuamente nella comunità dei suoi fedeli, nella Chiesa che è il suo corpo misterioso.

Maria ci dà una soluzione per ogni nostra paura, affanno o ansia: essa risponde al nome di suo figlio Gesù Cristo. Ci dice: Abbandonate le vostre vite nelle mani di Gesù affinché Lui vi guidi e vi protegga da ogni male. Soltanto nelle mani dei Gesù, nel suo cuore, potremo godere di quella protezione totale da tutti i mali del mondo. Siamo testimoni della Lieta novella e gioiamo di quella gioia autentica alla quale c’invita san Paolo: “Fratelli! Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi! (Fil. 4, 4). Non facciamo come quei cercatori d’oro che faticano tutta la vita per trovare il filone giusto e, una volta trovato, pur tenendo in mano l’oro tanto agognato, restano più poveri di prima. Che il Bambinello Gesù benedica l’intera nostra vita e tutte le nostre nobili intenzioni.nostre preghiere ringraziando il signore d’averlo conosciuto e, nel contempo, d’aver potuto imparare dal suo insegnamento.

Padre fra Danko Perutina

Messaggio a Jacov 25 dicembre 2008

Nell'apparizione quotidiana del 12 settembre 1998 la Madonna ha detto a Jakov Kolo che avrebbe avuto l’apparizione una volta all’anno: il 25 dicembre, a Natale. Così è avvenuto anche quest’anno: L'apparizione è iniziata alle 9 e 48 ed è durata 6 minuti. La Madonna ha dato il seguente messaggio:

“Cari figli, oggi vi invito in modo speciale a pregare per la pace. Senza Dio non potete avere la pace ne vivere in pace. Per questo, figlioli, oggi in questo giorno di grazia aprite i vostri cuori al Re della pace affinchè nasca in voi e vi doni la Sua pace e voi siate portatori della pace in questo mondo inquieto. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

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Messaggio del 2 DICEMBRE 2008 a Mirjana

“Cari figli, in questo santo tempo di gioiosa attesa, Dio vi ha scelto per realizzare i Suoi grandi progetti. Figli miei, siate umili. Attraverso la vostra umiltà, Dio, con la Sua sapienza, delle vostre anime farà una dimora scelta. La illuminerete con le buone opere e così, con cuore aperto, attenderete la nascita di Mio Figlio in tutto il Suo amore generoso. Vi ringrazio, cari figli.”

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 NOVEMBRE 2008

“Cari figli, anche oggi vi invito in questo tempo di grazia a pregare affinché il piccolo Gesù possa nascere nel vostro cuore. Lui che è la sola pace doni attraverso di voi la pace al mondo intero. Per questo, figlioli, pregate senza sosta per questo mondo turbolento senza speranza affinchè voi diventiate testimoni della pace per tutti. Sia la speranza a scorrere nei vostri cuori come un fiume di grazia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 novembre 2008

La tradizione cristiana, sin dai suoi primordi, chiamava l’Avvento “tempo di grazia” perché, in questo periodo dell’anno l’amore divino è particolarmente efficace, rafforza la nostra fede e risveglia in noi il desiderio di santità. Nel suo ultimo messaggio, la Madonna c’invita a pregare, in questo tempo di grazia, affinché Gesù bambino nasca nei nostri cuori. Il tempo che stiamo vivendo ci è favorevole anche per un altro motivo: Maria ci è vicina in un modo tutto particolare da più di ventisette anni. Per tutto questo tempo ci educa alla sua scuola dell’amore. La Madonna, anche nel suo ultimo messaggio, ci ha incitati a pregare e lo fa spesso perché sa che non preghiamo abbastanza. Tutti noi commettiamo un grave errore pensando di pregare a sufficienza e d’essere tanto buoni. Nel momento in cui prendiamo coscienza del fatto che non è proprio così, allora inizia la nostra conversione. Giovanni Damasceno dice: “La preghiera è un'elevazione della mente a Dio”. Ciò significa godere della vicinanza, della presenza, dell’amore e della pace di Dio. Negli ultimi tempi, il mondo è scosso da tanti problemi, si sentono le conseguenze della grave crisi finanziaria che ha colpito tutte le maggiori potenze del mondo. L’uomo d’oggi è agitato. Vive freneticamente, oberato da impegni a cui non può tenere testa, e tutto ciò lo porta ad essere ancora più agitato ed ansioso. Cerca la pace in luoghi assolutamente inadatti. La Madonna c’indica la giusta via verso la pace. La via che porta a suo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo. Nel Vangelo di Giovanni ci dice: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.” (Gio 14, 27). Chi ha Dio ha tutto. Chi ha incontrato Dio diventa portatore della pace di Cristo.

Maria c’incita a pregare senza posa per questo mondo agitato senza speranza. La speranza è una virtù teologale per mezzo della quale aneliamo al regno celeste ed alla vita eterna come alla nostra felicità, rimettendoci alle promesse di Cristo e confidando non tanto nelle nostre forze, quanto piuttosto nell’aiuto della grazia dello Spirito Santo. “Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele Colui che ha promesso” (Ebrei 10, 23). Lo Spirito Santo è effuso “su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna” (Tito 3, 6-7), leggiamo nel Catechismo (cfr. KKC, 1817). Grazie alla speranza, possiamo affrontare con più facilità le difficoltà quotidiane. La redenzione ci è data, infatti, nel senso che ci è data la speranza, una speranza fondata, grazie alla quale possiamo più agevolmente vivere la nostra quotidianità. “Il momento attuale, per quanto difficile esso sia, può essere vissuto ed accettato soltanto se ci porta ad una meta determinata, certa e così grande da giustificare tutto l’impegno profuso per raggiungerla”, così c’insegna papa Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi.

In questo breve commento al messaggio, desideriamo ricordare l’ottavo anniversario della morte di padre fra Slavko Barbarić. Fra Slavko nutriva una sorta d’autentica devozione infantile verso la Madonna. Nel suo operato sacerdotale era instancabile. Era sempre pronto a tendere una mano, tanto spirituale quanto materiale, a chi chiedeva aiuto. Lo ricorderemo nelle nostre preghiere ringraziando il signore d’averlo conosciuto e, nel contempo, d’aver potuto imparare dal suo insegnamento.

Padre fra Danko Perutina

Messaggio del 2 NOVEMBRE 2008 a Mirjana

“Cari figli, oggi vi invito all’unione totale con Dio. Il vostro corpo è sulla terra ma, vi prego, che la vostra anima sia più frequente insieme a Dio. Questo lo raggiungete con la preghiera a cuore aperto. In questo modo ringrazierete Dio per l'immensa bontà che vi continua a dare attraverso di Me, e con il cuore sincero, riceverete il dovere di comportarvi con la stessa bontà verso le anime che incontrate. Vi ringrazio, figli miei!”

La Madonna ha aggiunto:

“Con tutto il cuore prego Dio che dia la forza e l'amore ai vostri pastori per aiutarvi in questo e per guidarvi.“

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 OTTOBRE 2008

"Cari figli, vi invito tutti in modo speciale a pregare per le Mie intenzioni affinché attraverso le vostre preghiere si fermi il piano di satana su questa terra, che é ogni giorno più lontana da Dio, e mette se stesso al posto di Dio e distrugge tutto ciò che é bello e buono nell’anima di ognuno di voi. Per questo, figlioli, armatevi con la preghiera e il digiuno affinché siate consapevoli di quanto Dio vi ama e fate la volontà di Dio. Grazie per aver risposto alla Mia chiamata."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 ottobre 2008

La Madonna c’invita a pregare per la realizzazione dei suoi propositi. Se nella preghiera ci affidiamo a Dio, il piano del demonio non troverà compimento sulla Terra. Con questo messaggio la Madonna ci chiede di collaborare. Noi sappiamo che Gesù e Maria possono vincere il Male anche senza di noi; eppure essi ci chiedono di collaborare con la nostra volontà. Dio ci ha creati liberi e ci chiede di scegliere. Dio ci ha creati senza il nostro aiuto, ma senza il nostro aiuto non può salvarci, perché non c’è salvezza se noi non lo vogliamo.

Quando la Madonna parla del piano diabolico destinato a questa Terra, allude innanzitutto non alla natura, ma all’uomo ed a tutti i peccati che egli commette quando cede alle tentazioni: matrimoni omosessuali, aborti, omicidi, atti impuri, defraudazione dei poveri, bestemmie, abuso di droghe, alcolici e così via. L’uomo moderno mette continuamente se stesso al posto di Dio, ripetendo così quell’errore descritto nelle prime pagine della Bibbia (Genesi 3). In primo piano non sono più i valori cristiani, ma quelli umani. Per tanti il denaro ha preso il posto di Dio, con la conseguenza della distruzione nelle loro anime di tutto ciò che è buono e bello.

Maria ci offre anche i mezzi per resistere al piano diabolico: la preghiera ed il digiuno. Chiunque è convinto di pregare tanto e di essere armato di tanta fede. Ma se svolgessimo un sondaggio sul tema, vedremo che non preghiamo poi così tanto come pensiamo. Vedremmo che, invece di pregare, trascorriamo più tempo al telefono, al bar, a leggere i giornali o a guardare le partite alla TV. La preghiera ed il digiuno sono sempre stati, sin dai primordi del cristianesimo, i principali mezzi dell’uomo nella lotta contro il male. Se non preghiamo e non digiuniamo, non possiamo dire di aver fede. Perché la fede, ovvero la fiducia, s’instaura nell’ambito d’un rapporto con qualcuno, e quel qualcuno è Dio. La preghiera è l’incontro con Dio, dal quale nasce una fede forte e solida.

La Madonna, nel suo messaggio del 25 novembre 1987, c’invita a pregare affinché Satana non ci attragga con la sua superbia e la sua falsa potenza. Lei ci dice: “Io vi amo e desidero che crediate nel mio amore”. L’amore e l’umiltà sono presenti in ogni suo messaggio, e questo è il motivo principale per il quale così tanta gente visita Međugorje: perché si sente amata.

Il messaggio di questa sera termina con le parole: fate la volontà di Dio. Nel Salmo 40, alla nona riga, leggiamo: “che io faccia il tuo volere, mio Dio, questo io desidero”. L’uomo che fa la volontà di Dio è colmo di gioia e pace. Fare la volontà di Dio significa andare a grandi passi verso la luce. L’umiltà è la caratteristica di coloro che fanno la volontà di Dio. Essi sono ubbidienti e mansueti. Chi non fa la volontà divina è occupato dalle cose terrene, che hanno sostituito Dio nella loro scala di valori. L’ambizione è lo scopo della loro vita, per soddisfare la quale sono disposti ad impiegare qualsiasi mezzo. Costoro misurano tutto col metro dell’immanente, il che comporta la perdita della gioia.

Decidiamo tutti insieme di scegliere ancora una volta Dio, accogliamo l’invito della Regina della pace e diventeremo autentici testimoni dell’amore di Dio e di Maria, finalmente discepoli degni dell’insegnamento di Gesù.

Padre fra Danko Perutina

Messaggio del 2 OTTOBRE 2008 a Mirjana

“Cari figli, di nuovo vi invito alla fede: Il Mio cuore materno vuole il vostro cuore aperto per poter dirgli: credi! Figli Miei nelle prove della vita la fede è l'unica a darvi la forza; essa vi rinnoverà l'anima e vi aprirà alle vie della speranza. Io sono con voi. Vi raduno attorno a Me, voglio aiutarvi perchè anche voi possiate aiutare il vostro prossimo nella scoperta della fede: unica gioia e felicità della vita . Vi ringrazio.”

Ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti sacri e ancora una volta ci ha chiamati a pregare per i sacerdoti in modo particolare in questo tempo.

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 SETTEMBRE 2008

"Cari figli, sia la vostra vita nuovamente una decisione per la pace. Siate gioiosi portatori della pace e non dimenticate che vivete in un tempo di grazia dove Dio attraverso la Mia presenza vi da grandi grazie. Non chiudetevi, figlioli, ma sfruttate questo tempo e cercate il dono della pace e dell’amore per la vostra vita perché diventiate testimoni per gli altri. Vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla Mia chiamata."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 settembre 2008

La nostra vita è contrassegnata da decisioni continue, quotidiane. Siamo costantemente chiamati a prendere decisioni. A scegliere questo o quello. Decideremo finché avremo vita. La Madonna c’incita, nel suo ultimo messaggio, a fare della nostra vita una decisa scelta a favore della pace. Perché scegliere la pace vuol dire scegliere Cristo: “Egli infatti è la nostra pace” (Ef 2, 14), scrive san Paolo agli Efesini. Gesù dona una pace che non è superficiale o artefatta, come quella di cui parlano gli uomini. Si tratta, invece, di una pace che s’acquista attraverso prove e lotte di varia natura, che avvolge i cuori degli uomini e trasforma dall’interno. Gesù dice: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo” (Gio 14, 27). Gesù è venuto al mondo per demolire il muro dell’inimicizia e dell’astio esistente tra l’uomo e Dio e per fondare un Regno d’amore, di letizia e di pace. La pace donataci da Gesù non è solo assenza d’odio o di guerre, ma è soprattutto il raggiungimento di un rapporto filiale e sereno con Dio. La pace di Gesù è una pace che tocca, cambia i cuori degli uomini e che trasforma il mondo.

Tutti i messaggi della Madonna in questi ventisette anni sono intrisi d’umiltà, d’amore e di pace. Il terzo giorno delle apparizioni, mentre i veggenti scendevano dal monte, la Madonna apparve a Marija Pavlović e le disse: “Pace, pace, pace – e soltanto pace!” “La pace deve regnare tra gli uomini e Dio e tra gli uomini stessi!”. A Međugorje la Madonna è apparsa come Regina della pace. Invita ciascuno di noi ad essere lieto portatore di pace, perché viviamo in un tempo di grazia in cui Dio ci dona tutto il suo amore. Questi ventisette anni sono stati, appunto, un periodo di grazia, proprio perché la Madonna ci è stata vicina. Possono testimoniarlo i milioni di pellegrini che qui hanno trovato una ragione per vivere e la loro pace spirituale.

Maria c’invita anche a testimoniare la nostra fede. Ognuno di noi dovrebbe essere testimone. La fede ci dà la forza di testimoniare la parola di Gesù nel mondo in cui viviamo. Ed è proprio grazie alla testimonianza della Beata Vergine Maria, degli apostoli e dei primi martiri della Chiesa che abbiamo acquisito la preziosa eredità della fede nel Dio Uno e Trino.

I santi, veri testimoni della fede ed oggetto di particolare venerazione nella nostra Chiesa, ci hanno preceduti nel Regno dei cieli. Essi partecipano, oggi come allora, alla vita della Chiesa con l’esempio della loro vita, con le loro testimonianze scritte e con la loro preghiera. Essi godono della vista di Dio, ne glorificano il nome e non cessano di occuparsi della sorte di coloro che hanno lasciato sulla terra. Autentici testimoni di fede, sono entrati nella letizia del loro Signore e, perciò sono stati posti a capo della Chiesa. La loro intercessione è il servizio più nobile che essi possano prestare in seno al progetto divino. Possiamo e dobbiamo pregarli perché intercedano presso Dio per noi stessi e per il mondo intero: così c’insegna il Catechismo della Chiesa cattolica (cfr. CCC 2683).

Ecco perché, chi intende seguire Gesù e lottare per la verità, deve sapere che andrà incontro a forti contrapposizioni e resistenze. Esiste soltanto una via verso la vittoria: seguire il nostro Signore Gesù Cristo, perché soltanto così diventeremo uno strumento di pace, in sintonia con le famose parole pronunciate da san Francesco d’Assisi. Preghiamo perché, in questo nostro intento, ci assista ed aiuti la benedizione materna impartitaci dalla Beata Vergine Maria, Regina della pace.

Padre fra Danko Perutina

Messaggio del 2 SETTEMBRE 2008 a Mirjana

“Cari figli! Oggi radunati attorno a Me, con il Mio Cuore materno vi invito all’amore verso il prossimo. Fermatevi figli miei. Guardate negli occhi del vostro fratello, Gesù Mio Figlio. Se vedete la gioia, gioite insieme a lui. Se negli occhi di tuo fratello c'è il dolore, allontanatelo con la vostra mitezza e bontà, perché senza l’amore siete persi. L’amore è unico efficace, fa i miracoli. L’amore vi darà l’unione in Mio Figlio e la vittoria del Mio Cuore. Perciò figli miei amate”.


L'apparizione è iniziata alle ore 8,54 ed è terminata alle ore 9,00.

Ancora una volta la Madonna ha invitato alla preghiera per i nostri pastori. Ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti sacri.

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Diamo conferma che nella notte fra giovedì e venerdì (28/29 agosto) la statua della Madonna sul Podbrdo è stata profanata: è stata mozzata la mano sinistra ed è stato sfigurato il viso (sul naso). Ci sono indagini in corso.

La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 AGOSTO 2008

"Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione personale. Siate voi a convertirvi e, con la vostra vita, a testimoniare, amare, perdonare e portare la gioia del Risorto in questo mondo in cui Mio Figlio è morto e in cui gli uomini non sentono il bisogno di cercarLo e di scoprirLo nella propria vita. AdorateLo e che la vostra speranza sia speranza per quei cuori che non hanno Gesù. Grazie per aver risposto alla Mia chiamata."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 agosto 2008

All’inizio del messaggio del 25 agosto 2008, Maria c’invita alla conversione dicendoci: convertitevi, e con la vostra vita testimonierete, amerete, perdonerete e porterete la gioia del Cristo risorto in questo mondo. La conversione è necessaria ad ognuno di noi. È un processo che dura tutta la vita. La vera conversione consiste nell’incontro con Dio; soltanto chi incontra il Dio vivente può essere testimone di quest’incontro. Gli incontri tra esseri umani, spesso, restano superficiali, mentre l’incontro con Dio avviene nel profondo del cuore e dell’anima e lascia una traccia indelebile in tutto l’essere. La conversione è necessaria ogni qual volta ci si rende conto di aver perso la capacità d’amare. La conversione è necessaria ogni qual volta si disattende la parola di Gesù.

Ogni conversione richiede due fasi. Il primo passo consiste nel prostrarci, almeno una volta nella nostra vita, davanti a Gesù e nel dirgli dal profondo del nostro cuore e della nostra anima: Gesù, io ho deciso di stare dalla tua parte, voglio lasciare la mia vita di un tempo ed il peccato e così, purificato, unirmi a te. Decidere di stare dalla parte di Dio è la scelta fondamentale. Il secondo passo consiste nel chiedersi continuamente, ogni sera prima d’addormentarsi: ho rispettato i comandamenti divini sino in fondo? Che cosa posso fare per migliorare il mio rapporto con il prossimo? Che cosa posso fare per amare ancor di più la mia Chiesa? Soltanto compiendo questi due passi saremo in grado d’intraprendere correttamente la via della vita spirituale. Maria di continuo c’invita alla conversione, ad essere testimoni. A volte restiamo insensibili, sordi e ciechi, alle parole di Maria, come se si rivolgesse soltanto a chi non va in chiesa, a chi consideriamo gente lontana dalla grazia di Dio. La Madonna, naturalmente, pensa anche a loro; ma si rivolge soprattutto ai “farisei”, che giudicano gli altri, fingono d’essere buoni ed innocenti e perdonano con molta difficoltà. Sono essi che hanno bisogno di una profonda conversione.

La Madonna ci mette a disposizione anche gli strumenti per la nostra conversione. Quante volte ci ha esortati alla preghiera? Nell’ultimo messaggio ci rinnova l’invito all’Adorazione di Gesù. Dio accoglie tutti coloro che lo adorano sinceramente e dal profondo dell’anima, con le azioni e con la loro vita piuttosto che a parole. Perché Dio non sa che farsene delle nostre parole: è il nostro cuore che vuole! Completamente dedicati a Lui, possiamo rappresentare una speranza per tutti coloro che non vivono in Cristo.

Infinite sono le definizioni di “uomo”. Una dice: “L’uomo è quell’essere capace di sperare”. La speranza ci dà la forza di non fermarci nel nostro cammino su questa terra, ci dà la forza di andare coraggiosamente incontro al futuro. La nostra speranza riposa solo ed esclusivamente nel nome di Gesù. La speranza è sempre rivolta verso il futuro. L’amore è quella realtà che deve accadere ora, e la fede ci aiuta a realizzarla.

Tanti pensano che il mondo non cambi, che resti sempre identico a se stesso. Partendo da questa convinzione, ci chiediamo: a che serve la conversione? Altri, invece, pensano che il mondo sia in grado di cambiare, sì, ma in peggio. L’uomo odierno ha molti più mezzi per provocare la totale distruzione del mondo di quanti ne avessero le generazioni passate. Dobbiamo chiederci quale sia il ruolo della conversione nella nostra vita. Può derivarci del bene dalla conversione? Agli altri potremmo dire: l’incontro con Dio non è un incontro come tutti gli altri, come quelli che abbiamo abitualmente con nostra madre, i nostri fratelli e sorelle, un buon amico per la strada. Chiunque vorrebbe incontrare Dio allo stesso modo “fisico” in cui incontra i propri cari. Ma gli incontri con Dio, in generale, sono d’altra natura. Oggi dovremmo anche chiederci se crediamo nella vicinanza del Regno di Dio, che era poi uno dei modi per descrivere l’incontro con Dio. Pochi sono quelli che avvertono la vicinanza di Dio. Cresce il numero di coloro che diventano atei o agnostici. Questa vita terrena e tutto ciò che hanno. Ma noi cristiani, noi che seguiamo l’insegnamento del nostro Signore, noi crediamo alle sue parole. Egli ci parla dell’esistenza del Dio vivente, col quale possiamo comunicare mediante la preghiera. Egli ci dice che la via verso la nuova vita ultraterrena è l’amore verso il nostro prossimo in questa vita. La nostra anima spesso si pone il quesito fondamentale: credo in Gesù Cristo? Se ci credo, allora devo guardare alla mia vita terrena con occhi diversi, adeguando le mie scelte a ciò in cui credo. Gesù ci dice che incontriamo Dio ogni volta che serviamo il nostro prossimo. La conversione è, quindi, necessaria ogni volta che disattendiamo l’insegnamento di Gesù e non raccogliamo il suo invito a vivere nel suo nome. La conversione è necessaria quando perdiamo la capacità d’amare.

Padre fra Danko Perutina

Messaggio del 2 AGOSTO 2008 a Mirjana

“Cari figli, nella mia venuta qui in mezzo a voi, si riflette la grandezza di Dio e si apre la strada con Dio verso la felicità eterna. Non sentitevi deboli, soli e abbandonati. Con la fede, la preghiera e l’amore salite sul monte della salvezza. La Santa Messa, la vostra più sublime e più forte preghiera, sia il centro della vostra vita spirituale. Credete e amate, figli miei. In questo vi aiuteranno anche quelli che Mio Figlio ha scelto e chiamato. A voi e in modo particolare a loro, dò la mia benedizione materna. Vi ringrazio.”

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 LUGLIO 2008

"Cari figli, in questo tempo in cui pensate al riposo del corpo, Io vi invito alla conversione. Pregate e lavorate in modo che il vostro cuore aneli al Dio Creatore che è il vero riposo della vostra anima e del vostro corpo. Che Egli vi riveli il Suo volto e vi doni la Sua pace. Io sono con voi e intercedo davanti a Dio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 giugno 2008

È tempo di vacanze, e tutti s’affannano a trovare il modo migliore per divertirsi e riposarsi. Alcuni scelgono la montagna, altri il mare, alcuni trovano finalmente il tempo per una buona lettura, altri per passeggiate all’aria aperta.

La Madonna c’invita ad un genere di vacanza totalmente diverso, rivelandoci che la nostra vera vacanza dovrebbe consistere nella conversione. E la conversione abbraccia l’intero essere umano: il corpo e l’anima, le parole e le azioni. San Marco cita le prime parole che Gesù pronunciò in pubblico: “Convertitevi e credete al vangelo” (MC 1, 15). La conversione non consiste soltanto nell’attenersi superficialmente ai comandamenti di Dio. Essa consiste in un incontro personale con Gesù Cristo, dopo il quale si diventa completamente consapevoli di quel che si è e di come si è, si diventa consapevoli dei propri peccati e delle proprie debolezze e, nel contempo, della propria importanza e dei propri pregi. Dopo aver incontrato Gesù, nell’uomo s’accende il desiderio d’abbandonare la vecchia vita e di intraprenderne una nuova. Si consente a Gesù di entrare nei propri giorni, nella propria vita, nei propri comportamenti e nei propri pensieri.

La Madonna, nel messaggio, c’invita a pregare affinché il nostro cuore desideri con maggiore forza Dio Creatore, perché soltanto lui può donare alla nostra anima ed al nostro corpo il sollievo, la “vacanza”, di cui hanno bisogno. Il cuore è il centro dell’uomo e nessuno ha due cuori, uno per odiare e l’altro per amare. L’uomo ha soltanto un cuore, ed è per questo che bisogna determinarsi al perdono, alla pace, all’amore ed alla fede. Perdonare significa accogliere il prossimo nel proprio cuore ed accettarlo così com’è. Tommaso d’Aquino diceva che il cuore umano è fatto, ad immagine e somiglianza di Dio, per amare.

Il periodo delle vacanze è un’eccellente occasione per fermarci ed iniziare a pregare; è un’occasione per intensificare ed approfondire il nostro incontro con Dio. Le vacanze sono anche un’ottima occasione per dedicare più tempo agli amici che, forse, abbiamo un po’ trascurato, per chiamarli e per condividere con loro le belle notizie e le decisioni importanti che abbiamo preso negli ultimi tempi. È anche un’occasione per cambiar modo di rapportarsi a Dio, al prossimo ed a noi stessi. Impieghiamo bene questo prezioso periodo di ferie, affinché non trascorra invano.

Maria intercede per noi al cospetto del Signore, chiedendogli di perdonarci e di donarci la Sua grazia. Maria c’assiste ed accompagna lungo la via: ecco perché non dobbiamo aver paura.

Vorrei concludere con i versi del Salmo 62, che recita:


"Solo in Dio riposa l’anima mia,
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza,
mia roccia di difesa: non potrò vacillare.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.
Confida sempre in lui, o popolo,
davanti a lui effondi il tuo cuore,
nostro rifugio è Dio."


Padre fra Danko Perutina

Messaggio del 2 LUGLIO 2008 a Mirjana

“Cari figli, con amore materno vi voglio stimolare all’amore verso il prossimo. Che Mio Figlio sia la fonte di quest’amore. Lui che poteva fare tutto con la forza ha scelto l’amore dando l’esempio a voi. Anche oggi Dio attraverso Me vi trasmette l’immensa bontà, e voi figli miei, avete il dovere di rispondere ad esso. Con la stessa bontà e generosità comportatevi con le anime che incontrate. Che il vostro amore li converta. In questo modo Mio Figlio e il Suo Amore risorgerà in voi.”


La Madonna ha aggiunto:
“i vostri pastori devono essere nei vostri cuori e nelle vostre preghiere”.

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 GIUGNO 2008

"Cari figli, anche oggi con grande gioia nel Mio cuore vi invito a seguirMi e ad ascoltare i Miei messaggi. Siate gioiosi portatori della pace e dell’amore in questo mondo senza pace. Io sono con voi e vi benedico tutti con Mio Figlio Gesù Re della pace."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 giugn0 2008

La Madonna qui a Međugorje s’è presentata come Regina della pace oltre vent’anni fa. Durante tutti questi anni Maria, vera madre piena d’amore, pazientemente c’insegna e, nel contempo, c’invita alla celebrazione ed alla pratica dei sacramenti, alla conversione, al digiuno, alla penitenza ed all’adorazione di Gesù e del Santissimo sacramento dell’altare. Nel messaggio rivoltoci in occasione del ventisettesimo anniversario dell’apparizione, Maria c’invita, con tutta la gioia del suo cuore, a seguirla e ad ascoltare quello che ha da dirci. Mentre meditiamo insieme sul suo ultimo messaggio e su quelli precedenti, non dovremmo mai dimenticare l’insegnamento di san Luigi Maria Grignon da Montfort, che recita: Tramite Maria verso Gesù! Maria ci chiama a raccolta attorno a suo Figlio, c’invita a darci completamente a Gesù perché soltanto Lui può fare di noi persone complete degne del Regno dei cieli. Maria è modello di devozione a Dio, esempio su come vivere nella fede e secondo la fede. Lei ha partecipato sin dall’inizio all’opera dello Spirito Santo. La Chiesa, che è anch’essa opera dello Spirito Santo, prega in comunione con colei che è stata mezzo per la realizzazione del progetto divino. Maria sta davanti a noi come un gran dono, come la più bella immagine della Chiesa. Ci parla usando parole semplici che riescono a raggiungere il cuore di tanta gente in tutto il mondo. I suoi messaggi sono comprensibili a tutti, dal bambino più piccolo al più vecchio degli uomini. Sono comprensibili perché sono grondanti d’amore, e la lingua dell’amore raggiunge il cuore d’ognuno di noi.

La Madonna c’invita ad essere portatori di pace e d’amore in questo mondo inquieto. Siamo quotidianamente testimoni dell’esistenza di pericoli per tutto il genere umano, come la corsa al riarmo nucleare, la presenza di tante malattie, il problema del riscaldamento globale, la miseria… L’uomo è impaurito e la Madonna lo sa: ecco perché, sin dalle sue prime apparizioni, invita tutti i credenti cristiani ad essere portatori di pace e d’amore in questo mondo inquieto. Il terzo giorno dalla sua prima apparizione, Maria ci diede il primo dei suoi messaggi più forti: “Pace, pace, pace – e solo pace!” Poi ribadì per ben due volte: “Non solo tra gli uomini e Dio, ma anche tra gli uomini deve regnare la pace!” La vera pace ci può provenire soltanto da Dio, che, tramite Maria, è diventato “la nostra pace” in Cristo (Ef 2, 14). E trattandosi di una pace “che il mondo non può dare” (Gv 14, 27), Cristo ha ordinato ai suoi apostoli di trasmetterla al mondo (cfr. Mt 10, 11 e seguenti), affinché tutti gli uomini possano diventare “figli della pace” (Lc 10, 6). Noi talvolta abbiamo la tendenza a cercare la fonte della nostra inquietudine negli altri, per convenienza. La fonte dell’inquietudine è sempre un peccato al quale dobbiamo rinunciare per creare le premesse affinché la grazia di Dio regni dentro di noi.

Al termine del suo messaggio, la Madonna ci benedice e ci benedice anche suo Figlio, che è il Re della pace. Cari devoti della Regina della pace, diciamo nel nostro cuore sì alla pace, decidiamo di stare dalla parte del Signore e Gesù diventerà in noi la Via, la Verità e la Vita.

Padre fra Danko Perutina

Messaggio del 25 GIUGNO 2008 a Ivanka


Ivanka ha avuto l’apparizione durata 6 minuti nella casa della sua famiglia, all’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka: suo marito e i suoi tre figli. Dopo l’apparizione la veggente Ivanka ha detto:

“La Madonna mi ha parlato del nono segreto, ci ha dato la benedizione Materna.”

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Messaggio del 2 GIUGNO 2008 a Mirjana

"Cari figli, Io sono con voi per la grazia di Dio: per farvi diventare grandi, grandi nella fede e nell’amore, tutti voi. Voi il cui cuore, il peccato e la colpa ha fatto diventare duro come la pietra. Invece voi anime devote, voglio illuminare con una nuova luce. Pregate che la Mia preghiera possa trovare i cuori aperti per poterli illuminare con la forza della fede e aprire nuove vie di amore e di speranza. Siate perseveranti. Io sarò con voi."


La Gospa ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti sacri. (*)

Mentre diceva questo la Gospa ha guardato le persone presenti a cui ciò si riferisce, con dolore sul volto e le lacrime agli occhi.

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 MAGGIO 2008

"Cari figli, in questo tempo di grazia, in cui Dio Mi ha permesso di essere con voi, di nuovo vi invito, figlioli, alla conversione. Lavorate per la salvezza del mondo in modo particolare mentre sono con voi. Dio è misericordioso e dona grazie particolari e per questo chiedetele attraverso la preghiera. Io sono con voi e non vi lascio soli. Grazie per aver risposto alla Mia chiamata."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 maggio 2008

Vari sono i messaggi in cui la Madonna ci ricorda che questo tempo è un tempo di grazia. Milioni di persone provenienti da tutto il mondo, in questi ultimi 27 anni, visitano Međugorje, questo luogo di cura spirituale, affinché Dio guarisca loro l’anima ed il cuore. Maria c’indica la via della guarigione, che coincide con la conversione. Nella Bibbia abbiamo diversi esempi di conversione, tra i quali ricordiamo la conversione del figliol prodigo (cfr. Lc 15,11-32) o l’ancora più indicativo caso della conversione di s. Paolo (Gv 9,1-18), per citare solo i più noti. Ogni conversione si basa su un accadimento, cioè su un incontro; ma non si tratta di un incontro qualsiasi, bensì dell’incontro con Dio. Saulo era un persecutore dei cristiani a Gerusalemme e nell’intera Giudea (cfr. Gv 8-9). Un giorno partì verso Damasco a catturare cristiani. Davanti alle porte della città accadde l’incontro con Gesù, che Saulo ricorderà per tutta la vita. Quell’incontro lo cambiò completamente, convertendolo. Saulo, un tempo persecutore dei cristiani, diventa discepolo di Gesù, cambia nome e da Saulo diventa Paolo. Qualcosa di simile è accaduto anche agli apostoli. Anche per loro, il momento determinante fu il primo incontro con Gesù, dopo il quale lasciarono tutto e lo seguirono. Che è, poi, ciò che è accaduto ai santi e che accadrà a noi se, attraverso la preghiera, cercheremo la volontà di Dio nelle nostre vite.

La Madonna c’invita ancora una volta alla conversione, che è poi un invito a correggerci. La maggior parte dei cristiani d’oggi non ha mai incontrato il Signore vivo, e quest’incontro è la premessa per un nuovo inizio. Dopo quest’incontro cambia tutto, la vita diventa diversa, migliore. È bene sapere che dopo l’incontro con Dio, le nostre croci non svaniscono, ma diventa più facile sopportarle. Chi ha vissuto l’esperienza dell’incontro col Dio vivo diventa sale e luce della terra. Diventa mezzo attraverso il quale si propaga l’amore e la gioia divina su questa terra. Siamo tutti chiamati a convertirci ed a correggerci continuamente, impegnati a seguire Gesù nel nostro cammino di vita. La conversione è un processo che dura tutta la vita e nessuno può dire di avere raggiunto la piena conversione, perché abbiamo sempre qualcosa da correggere prima in noi che negli altri. Convertirsi significa seguire le orme di Gesù in un cammino quotidiano, regolare, senza eccezioni. La conversione è un compito perenne della stessa Chiesa che avviene non per opera dell’uomo, ma per mano di Dio.

Dio, in questo nostro cammino, ci aiuta e ci dona la sua grazia, dice Maria. Ma per avere questo dono occorre pregare, occorre mostrare buona volontà ed amore verso Dio, che è amore e bontà infinita, come recitano le parole del libro dell’Esodo al 34º capitolo: “ Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille…” (Es. 34,6-7). La prima cosa che dovremmo eliminare, quando iniziamo a pregare, è ogni ambiguità. Al cospetto del Signore non possiamo fingere, mentire o farci migliori di quelli che siamo. Dobbiamo essere semplicemente noi stessi. Possiamo mentire agli amici o ai vicini di casa, fingere di essere diversi da quelli che siamo; davanti a Dio dobbiamo toglierci ogni maschera, perché Egli ci conosce meglio di quanto ci conosciamo noi stessi. La via della preghiera è, come la via della conversione, lunga e tortuosa, ma senza impegno, senza sforzo, non ci saranno frutti. Con la preghiera, nel cuore dell’uomo si rinnova quell’alleanza tra Dio e l’uomo che era stata interrotta.

La Madonna c’incoraggia e non ci lascia da soli nel nostro cammino sulle orme di Gesù. Si propone come modello di preghiera, per mezzo della quale partecipa al progetto del Padre dell’incarnazione del Figlio di Dio. Assieme alla Beata Vergine Maria, nostra Madre, anche noi possiamo dire: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Nelle nostre preghiere ricordiamo tutti i bisognosi, in particolare chi è stato coinvolto dal recente terremoto in Cina.

Padre fr. Danko Perutina

Messaggio del 2 MAGGIO 2008 a Mirjana

"Cari figli, per la volontà di Dio sono qui con voi in questo luogo. Desidero che apriate i vostri cuori e che Mi riceviate come Madre. Io con il Mio amore vi insegnerò la semplicità della vita e la ricchezza della Misericordia e vi guiderò a Mio Figlio. La strada verso Lui può essere difficile e dolorosa, ma non abbiate paura: Io sarò con voi. Le Mie mani vi sosterranno fino alla fine, fino alla gioia eterna e perciò non abbiate paura di aprirvi a Me. Vi ringrazio. Pregate per i sacerdoti. Mio Figlio ve li ha donati."

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 APRILE 2008

"Cari figli, anche oggi vi invito tutti a crescere nell’amore di Dio come un fiore che sente i raggi caldi della primavera. Così anche voi, figlioli, crescete nell’amore di Dio e portatelo a tutti coloro che sono lontani da Dio. Cercate la volontà di Dio e fate del bene a coloro che Dio ha messo sul vostro cammino e siate luce e gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 aprile 2008


La Madonna, all’inizio del suo messaggio del 25 aprile 2008, c’invita a crescere nell’amore divino. Crescere nell’amore significa aprirsi a Dio come un fiore, per esser pervasi dalla Sua luce. Ciò può accadere soltanto in un’atmosfera di preghiera, perché la preghiera è come un canale, come un tubo attraverso il quale Dio fa calare il suo amore e la sua grazia su questa terra. La preghiera più vera è quella che proviene dal cuore, che si fa conquistare completamente dalla forza dell’amore di Dio. Un simile amore divino può conquistare soltanto chi prega col cuore, vale a dire con tutto il suo essere. L’amore divino cerca una risposta che si concretizza nella fede. Possiamo paragonare un cuore colmo di fede alla luce: la fede, come la luce, scioglie le tenebre, l’ansia e la disperazione, infonde sicurezza e dà forza. Essa, in un certo senso, illumina il cammino di coloro che la possiedono e li guida, come la nube scura di giorno, e la nube chiara di notte, guidarono il popolo d’Israele attraverso il deserto. Chi dalla fede s’attende prove chiare e tangibili, resterà deluso, perché la fede va oltre le prove e le argomentazioni. La fede non può misurarsi soltanto col sapere, perché essa è soprattutto vita, ovverosia indirizzo di vita che non è esprimibile sempre con il metro della conoscenza. Possiamo paragonare la fede alle stelle, quelle che di notte guidano i marinai: esse non illuminano le onde del mare, ma indicano loro la giusta direzione.

La Madonna, che ci si rivela nella sua pienezza soltanto nel suo personalissimo incontro con Cristo, c’invita a cercare la volontà di Dio. Soltanto la ricerca ed il compimento della volontà del Signore ci faranno guadagnare il Regno dei cieli. Gesù dice: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel Regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli!” (Mt. 7, 21). La volontà divina è più importante della nostra volontà. Cercare e fare la volontà di Dio non significa perdersi o rinunciare alla propria libertà, ma, al contrario, significa liberarsi delle schiavitù con le quali tanti “piccoli dei”, come il potere, il denaro, il profitto, l’opinione altrui, ecc., c’attanagliano. Tutti questi idoli ci prendono la vita; soltanto Dio ce ne fa dono. Tutte le altre divinità promettono tanto, ma non danno nulla. Maria ha accettato la volontà di Dio, ha accettato di servire l’unico, autentico Dio e fare la Sua volontà. Lei, pronunciando quel fiat (“così sia”), con l’ausilio della grazia divina, cambiò le sorti della storia.

Compiendo la volontà del Signore, instauriamo un rapporto d’intimità con Dio. Quando a Gesù annunciarono l’arrivo di sua madre e dei suoi fratelli, che lo cercavano, egli rispose: - “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli!” E girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre” (Mc. 3, 33-35).

Al termine del suo messaggio, Maria c’invita a compiere il bene a beneficio del nostro prossimo e ad essere luce e gioia. Portatore di luce e di gioia può essere soltanto chi ogni giorno testimonia dell’amore di Dio, così come faceva, ad esempio, madre Teresa. Essere testimone significa consegnarsi completamente nelle mani del Signore, affidargli tutto se stesso, vivere il messaggio evangelico prima di divulgarlo agli altri, vivere in un incontro personale con Dio che s’è fatto uomo, vivere con nostro Signore morto e risorto.

Che Maria, Madre di Cristo e Madre della Chiesa, ci aiuti a portare ovunque un messaggio di pace, di gioia e di perdono, un messaggio che avrà la forza di cambiare il mondo.

Padre fr. Danko Perutina

Messaggio del 2 APRILE 2008 a Mirjana

“Cari figli, anche oggi mentre sono con voi nel grande amore di Dio desidero chiedervi: voi siete con Me? Il vostro cuore è aperto per Me? Permettete che Io lo purifichi col Mio Amore e lo prepari per Mio Figlio? Figli miei, siete scelti perché nel vostro tempo una grande grazia di Dio è scesa sulla terra. Non esitate, accoglietela. Vi ringrazio.”


La Gospa ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti sacri. Quando se n’è andata dopo di Lei c’è stata una bellissima e calda luce di colore celeste.

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 MARZO 2008

"Cari figli, vi invito a lavorare alla conversione personale. Siete ancora lontani dall’incontro con Dio nel vostro cuore, perciò trascorrete più tempo possibile nella preghiera e nell’adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare, affinché Egli vi cambi e metta nei vostri cuori una fede viva e il desiderio della vita eterna. Tutto passa, figlioli, solo Dio rimane. Sono con voi e vi esorto con amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 marzo 2008


La Madonna, nel messaggio del 25 marzo 2008, c’invita alla conversione. È un invito materno rivolto a ciascuno di noi personalmente, nessuno escluso. Convertirsi significa rinunciare al vecchio modo di vivere ed iniziare una nuova vita in Gesù Cristo. La conversione coinvolge l’essere umano nel suo complesso, come coinvolse, ad esempio, il figliol prodigo del Vangelo di Luca, come coinvolse san Paolo, san Francesco e tanti altri santi più o meno noti. La conversione abbraccia il nostro cuore e la nostra volontà. Innanzitutto il cuore, perché è il centro dell’uomo. Se il cuore è convertito, allora possiamo dire che è convertito l’intero essere umano. Oltre alla conversione del cuore, è necessaria anche la conversione della volontà, perché la conversione è un’invocazione d’aiuto. La volontà ci aiuta sul cammino che abbiamo intrapreso. Ci aiuta a non scoraggiarci alle prime difficoltà.

La vera conversione presuppone la rinuncia non solo del peccato, ma anche di tutte quelle piccole divinità che c’impediscono di darci completamente a Dio. Gesù è estremamente chiaro quando dice: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua!” (Lc 9,23). Nella conversione lasciamo che Dio ci guidi alla scoperta del piano che ci ha riservato. Non c’è conversione senza la preghiera, perché la preghiera è, in un certo senso, la prima e l’ultima condizione della conversione, della crescita spirituale e della santità. Anche Maria ci parla in questo senso, nel suo messaggio del 25 giugno 1992: “Perciò vi invito di giorno in giorno alla conversione; però se non pregate non potete dire che vi convertite”.

La preghiera c’aiuta a convertirci continuamente, a pensare sempre a Dio ed a restargli fedeli. La preghiera è il colloquio tra Dio e l’uomo. Dio conosce il nostro cuore meglio di noi stessi; non gli interessano le nostre parole, quanto piuttosto quello che abbiamo nel cuore. Nella preghiera è importante anche la dedizione. Occorre mettersi completamente nelle mani del Signore, perché Egli possa nuovamente renderci suoi figli amatissimi. Occorre riporre in Lui ogni nostro desiderio, piano, obiettivo o debolezza. La nostra dedizione deve essere totale, affinché possa guidarci verso il Suo regno. La Madonna, da vera madre, per tutto il tempo trascorso in mezzo a noi non fa altro che indirizzarci umilmente verso suo figlio Gesù, non assurgendo mai al ruolo di protagonista.

Nel messaggio di questa sera Maria, oltre ad invitarci alla preghiera, c’invita anche a adorare Gesù nel Santissimo sacramento dell’altare, perché l’Adorazione è il tramite che ci rende parte dell’intera Chiesa. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori dice che, dopo i sacramenti, tra tutti gli atti di devozione, il più gradito a Dio, ed il più utile per la nostra anima, è senz’altro l’adorazione di Gesù nel Santissimo sacramento dell’altare. La vicinanza di Gesù risveglia in noi la fede viva, e la fede è un dono immeritato che Dio mette a disposizione di ad ogni essere umano. E ciascuno di noi è chiamato ad aprire il proprio cuore per poter ricevere questo dono. Con la fede ci apriamo a Dio, e soltanto allora siamo in grado di riconoscerlo. Potremmo paragonare la fede alla luce.

Essa, un po’ come la luce, rompe l’oscurità, l’ansia e la disperazione, infonde sicurezza e dà forza. La fede, in un certo senso, illumina il cammino di coloro che la possiedono, guidandoli così come la nube scura, di giorno, e la nube chiara, di notte, guidò il popolo d’Israele attraverso il deserto. Resterà deluso chi dalla fede s’attende prove chiare e tangibili. Quando san Tommaso, in tutta la sua profonda incredulità, disse che non avrebbe creduto al Cristo risorto a meno che non gli fosse concesso di mettere le proprie dita sulle sue ferite, Gesù gli rispose: “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!” (Gv 20,29).

Se tutto fosse chiaro, a credere non vi sarebbe alcun merito. La fede non serve per credere a ciò che è perfettamente chiaro, ma a ciò che resta, anche se soltanto in parte, enigmatico. La fede non è solo fiducia, ma anche amore verso la persona a cui crediamo. Tanti, benché consapevoli della provvisorietà che è di questo mondo, nella loro debolezza scelgono valori effimeri, mentre la Madonna ci ripete sempre che l’unico valore eterno è Dio. La Regina della pace c’incita con amore ed ogni suo messaggio è pregno d’amore ed umiltà, dei quali le rendiamo grazie, raccomandandoci alla sua intercessione.

Padre fra Danko Perutina

Messaggio del 18 MARZO 2008 a Mirjana



Messaggio annuale del 18 marzo 2008 a Mirjana più di mille pellegrini si sono radunati per recitare il Rosario presso la comunità „Cenacolo”. L’apparizione è iniziata alle 14:01 ed è durata fino alle 14:08. Mirjana ha riferito le seguenti parole: Non ho mai visto la Madonna rivolgersi a noi in questo modo. Ha steso le sue braccia verso di noi e con le braccia così distese ha detto:

"Cari figli, vi prego specialmente in questo tempo di quaresima di rispondere alla bontà di Dio perchè Lui vi ha scelti e Mi ha mandato in mezzo a voi. Purificatevi dai peccati e in Gesù, Mio Figlio, riconoscete la vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo. Che Lui sia il senso della vostra vita e che la vostra vita sia un servizio all'amore divino di Mio Figlio. Grazie figli miei."

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Messaggio del 2 MARZO 2008 a Mirjana

"Cari figli, vi prego specialmente in questo tempo di quaresima di rispondere alla bontà di Dio perchè Lui vi ha scelti e Mi ha mandato in mezzo a voi. Purificatevi dai peccati e in Gesù, Mio Figlio, riconoscete la vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo. Che Lui sia il senso della vostra vita e che la vostra vita sia un servizio all'amore divino di Mio Figlio. Grazie figli miei."

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 FEBBRAIO 2008

"Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito di nuovo alla preghiera e alla rinuncia. Che la vostra giornata sia intessuta di piccole ardenti preghiere per tutti coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 Febbraio 2008


Nel corso di questi quasi 27 anni d’apparizioni, siamo stati testimoni di come la Madonna, da vera madre, si prende cura di noi, suoi figli. Ciascuno di noi ha la sua importanza, nessuno è escluso dai suoi piani. Maria desidera condurci tutti a suo figlio, Gesù Cristo.

Nel messaggio di stasera, la Madonna ci ammonisce sull’importanza del tempo quaresimale nel quale ci troviamo. In questa Quaresima, Dio ci dà un’altra possibilità per redimerci, per iniziare a cambiare. Dobbiamo essere concreti, perché la preghiera è incontro dell’uomo vivo e concreto con il Dio vivo e concreto. Egli ci chiede di correggerci in ogni campo, e la Madonna ci dà i mezzi che ci aiuteranno nella nostra lotta: la preghiera e la penitenza
.
Gesù è il nostro primo maestro di preghiera. Quando i suoi discepoli gli chiesero di insegnare loro a pregare, egli insegnò loro il Padre Nostro. Il Padre Nostro è una preghiera che non deve ridursi a cantilena o a mera ripetizione di parole, ma è una sincera preghiera rivolta al Padre, affinché venga il Suo regno. In Lui abbiamo tutto quel che ci serve; la cosa più importante è avere orecchi per sentire quel che Egli ci dice nella preghiera, e tutto il resto verrà da sé. Non solo dobbiamo essere perseveranti nella preghiera, ma anche aperti allo Spirito Santo, che ci darà la forza proprio quando le cose della vita non andranno come avevamo sperato.

Accanto a Gesù Cristo, ecco la nostra prima maestra di preghiera. Alcuni si chiedono perché la Madonna faccia così spesso riferimento alla preghiera, invitandoci a pregare. È, questa, una domanda che normalmente si pongono coloro che non pregano e che amano il sensazionalismo a tutti i costi, anche nella preghiera. Coloro che non sono stati ancora abbracciati dallo spirito del Vangelo, che si cibano ancora di spiritualità mondana. La Madonna c’invita a pregare perché ha pregato lei stessa e conosce l’importanza della preghiera meglio di chiunque altro. Maria pregò in ogni momento cruciale della sua vita: prima della nascita di suo figlio, Gesù Cristo, quando le fu annunciato il concepimento di Cristo, nel giorno della Pentecoste, quando nacque la Chiesa, il Corpo di Cristo. Maria, piena di grazia, all’offerta celeste rispose con tutto il proprio essere: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1, 38). Ecco perché si pone davanti ai nostri occhi come modello di fede profonda e preghiera.

Il secondo importante mezzo per crescere nella vita spirituale è la penitenza. Non una penitenza fine a se stessa, ma un sacrificio che ha lo scopo di aprire nella nostra anima spazi nei quali Dio potrà operare. Ogni penitenza è segno di crescita spirituale. Occorre rinunziare, innanzitutto, a ciò che occupa il primo posto nella nostra vita, e non è Dio. Si potrebbe trattare di persone, gloria, potere, denaro, rapporti umani, noi stessi o qualcos’altro. Al primo posto dobbiamo mettere Dio. Soltanto allora, tutto ciò a cui abbiamo rinunciato acquisirà il suo vero senso.

In questo tempo di grazia siamo chiamati ogni giorno a crescere, in modo tale che, con le nostre preghiere, possiamo intercedere per chi non ha ancora conosciuto l’amore di Dio. Siamo chiamati a pregare per i reietti, per le persone sole, per gli infelici, per le anime vittime dell’aborto, per le anime del purgatorio, per tutti coloro che necessitano della preghiera. Che ci assista e benedica, in questo nostro nobile intento, la Beata vergine Maria, Regina della Pace.

Padre, fr. Danko Perutina

Messaggio del 2 FEBBRAIO 2008 a Mirjana

"Cari figli, Io sono con voi! Come Madre vi raduno perché desidero cancellare dai vostri cuori ciò che ora vedo. Accogliete l’Amore di Mio Figlio e cancellate dal cuore la paura, il dolore, la sofferenza e la delusione. Vi ho scelto in modo speciale perché siate la luce dell’amore di Mio Figlio. Vi ringrazio!"

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La Vergine Maria “Regina della Pace” ci ha dato il messaggio attraverso la veggente Marija Pavlovic-Lunetti, come ogni 25 del mese cominciando dal 25 gennaio 1987

Messaggio del 25 GENNAIO 2008

"Cari figli, con il tempo quaresimale voi vi avvicinate ad un tempo di grazia; il vostro cuore è come terra arata ed è pronto a ricevere il frutto che crescerà nel bene. Figlioli voi siete liberi di scegliere il bene oppure il male, per questo vi invito: pregate e digiunate, seminate la gioia nei vostri cuori, il frutto della gioia crescerà per il vostro bene e gli altri lo vedranno e lo riceveranno attraverso la vostra vita. Rinunciate al peccato e scegliete la vita eterna, io sono con voi e intercedo per voi presso Mio Figlio."

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Commento di Padre Danko Perutina al messaggio del 25 gennaio 2008

Nel messaggio di questa sera la Madonna ci insegna come preparare il nostro cuore nel tempo quaresimale che si avvicina, prima di tutto Lei ci invita al digiuno e alla preghiera che sono stati sempre i segni più importanti della quaresima. Gesù con il Suo esempio ci insegna come dobbiamo prepararci: Lui si è ritirato nel deserto dove ha digiunato e pregato per quaranta giorni prima di iniziare il Suo ministero pubblico, Mosè sul Sinai ha trascorso lo stesso numero di giorni come anche ha fatto Elia sul monte.
Andare nel deserto, ritirarsi, non vuole essere una giustificazione per scappare dalla gente, dai propri impegni, dal lavoro, ma significa tempo privilegiato nel quale saremo rinnovati nella vicinanza di Dio e come potremo vivere più facilmente tra gli uomini e testimoniare loro la buona novella.

Nell’Antico Testamento la penitenza si riduceva a segni esteriori, così anche oggi quando i fedeli nella quaresima rinunciano - per esempio - al cibo , ai dolci, ecc. ma non rinunciano a bestemmiare, dire calunnie o altri peccati.

Il digiuno e la preghiera dei cristiani sono le fondamenta per la comunione, perché tutta la chiesa è chiamata a fare digiuno, penitenza e preghiera specialmente nei tempi forti dell’Avvento e della Quaresima.
Rinunciare alle cose materiali è solo uno dei modi di fare penitenza per espiare i peccati personali, questa è una prova che siamo pronti a rinunciare a qualcosa per condividere con quelli che vivono nell’indigenza.

Crediamo che l’amore verso Dio e verso il prossimo, oggi - nel suo specifico e ricco modo - lo testimoniano i monaci e gli ordini contemplativi i quali nel loro silenzioso nascondimento insegnano che la preghiera e il sacrificio sono parti essenziali dell’apostolato della chiesa; la loro ascesi, il loro esercitarsi nella virtù, la loro vita dedita alla contemplazione mostra la via della perfezione che passa attraverso il cuore.

Il progresso spirituale esige ascesi e mortificazione che progressivamente ci conducono alla pace e alla gioia della beatitudine celeste.
Non dobbiamo limitarci ai semplici segni esteriori, nell’Antico Testamento i profeti lo hanno visto chiaramente e hanno ammonito il popolo insegnando che ogni vero cambiamento è quello che avviene nel cuore dell’uomo. Il nostro cuore è come terra arata ed è pronto a ricevere il frutto che crescerà nel bene: cambiamo il cuore e tutto l’uomo sarà cambiato, solo questo tipo di cambiamento può condurre l’uomo verso l’amicizia con Dio e con gli uomini, solo così il nostro cuore riceverà il frutto che crescerà nel bene.

Dio ci ha creati liberi e siamo chiamati ogni giorno a prendere delle decisioni, possiamo scegliere il bene o il male; ogni volta che decidiamo per il bene siamo dalla parte dei figli e delle figlie di Dio e la nostra vita si riempie di gioia vivendo la pienezza della vita.

La vita nel peccato è sopravvivenza e sofferenza, la vita con Gesù ci porta la gioia e la pace. Seguire Gesù significa convertirsi, questa conversione si realizza prima di tutto nel cambiamento della mentalità: l’uomo si deve volgere a Dio, verso ciò che Gesù diceva: “Mio cibo è fare la volontà di Dio”.

La volontà di Dio deve essere la meta e il senso della vita di un uomo e tutto quello che lungo il cammino impedisce il raggiungimento di tale meta deve essere rimosso, l’uomo deve educare sé stesso per divenire in tutto ubbidiente a Dio, deve domare la sua natura rinunciando alle cattive inclinazioni e diventare uomo buono sull’esempio di Gesù Cristo.

Se bisogna prendere misure più restrittive non bisogna spaventarsi e qui dobbiamo trovare il posto per comprendere la penitenza e la mortificazione nella vita cristiana, in questo Gesù è il nostro modello, Gesù è padrone della nostra vita e del nostro cuore: Lui può fare quello che noi non possiamo fare e per il quale noi non abbiamo la forza.

Solo se ci prepariamo bene nella Quaresima che si avvicina potremo con cuore puro e con animo gioioso partecipare alla Festa della Pasqua.

Padre fr. Danko Perutina

Messaggio del 2 GENNAIO 2008 a Mirjana

"Cari figli, con tutta la forza del Mio Cuore, Io vi amo e Mi dono a voi. Come la madre lotta per i propri figli, Io prego e lotto per voi. Da voi chiedo di non temere ad aprirvi, per poter amare con il cuore e donarvi agli altri. Quanto più con il vostro cuore lo farete, tanto più riceverete e capirete meglio Mio Figlio e la Sua donazione a voi. Attraverso l'amore di Mio Figlio e attraverso Me, tutti vi riconosceranno. Vi ringrazio."


La Madonna ha benedetto tutti e tutti gli oggetti. Ha chiesto la preghiera e il digiuno per i nostri pastori

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